Un rinnovato cammino tra pietre e legni antichi

Alla scoperta del sentiero ricostruito tra i Monti della Gana e il Sassariente

La zona

 

 

Vista sul delta di Locarno.

 

Sono state ultimate nella primavera di quest’anno le opere di ricostruzione del sentiero escursionistico che dai Monti della Gana conduce all’ultimo tratto per la vetta del Sassariente.

A portarli a termine è stata la Squadra Sentieri del Settore Verzasca dell’Organizzazione Turistica Regionale Lago Maggiore e Valli, che ha anche finanziato i lavori insieme alla Sezione Mobilità del Cantone, il cui contributo è stato erogato nell’ambito del credito quadro per la ricostruzione dei sentieri.

Dettaglio camminamento in piode lavorate.

 

Sotto la guida di Joe Scolari, la squadra ha effettuato gli interventi nel completo rispetto del contesto, del tracciato e soprattutto della tecnica tradizionale, utilizzando materiale reperito in loco, ovvero pietra e legname, lavorandolo e assemblandolo secondo i metodi antichi usati dai primi creatori della via. Questo ha reso le operazioni particolarmente impegnative, ma ha consentito di raggiungere uno splendido risultato dall’impatto visivo perfettamente armonico e naturale.

Il tratto interessato dall’intervento di ricostruzione comprende un itinerario molto frequentato tutto l’anno, anche da famiglie. La segnaletica mette in guardia circa la presenza di punti impegnativi verso la vetta, ma fino all’imbocco dell’ultimo tratto il sentiero rimane percorribile senza troppi rischi e richiede circa un’ora e mezza di cammino.

 

Dettaglio utilizzo del legno lavorato in loco per franco bordure e gradini.

Dettaglio misto legno - pietra per gradinate.

 

Lasciando il gruppo di cascine e rustici dei Monti della Gana, si imbocca la via segnata verso la valletta racchiusa tra il Sassariente e la Cima di Sassello. Il percorso procede attraverso il suggestivo sottobosco di una scura e fresca faggeta sul versante scosceso, fino a superare un ponte di legno. Il cammino si svolge poi sempre in salita per circa un’ora e prevede anche diverse cenge, “obbligate” ma sempre sicure. Si arriva così all’ultima parte del tragitto, che si snoda in ripidi canali dove sono frequenti gli schianti di grossi alberi, finché si avvista l’imbocco del tratto per la vetta, riconoscibile anche dalle passerelle di legno installate per facilitare l’ascesa.

 

Dettaglio allargamento piano di calpestio tramite manufatti.

 

Lungo il tragitto gli escursionisti hanno la possibilità di fare un curioso incontro: la scultura di un uomo intagliato nel legno che, puntellandosi con i piedi contro un grande masso affiorante dal terreno, sorregge un grosso albero morente. Si tratta di un monumento alla fatica, grande compagna, odiata quanto apprezzata, di ogni camminatore.

 

L'uomo a 'sostegno'.

L'uomo a 'sostegno'.

 

Come numerosi altri interventi di questo tipo, anche la ricostruzione del percorso tra i Monti della Gana e il Sassariente rientra nelle imprescindibili opere di manutenzione che, portate avanti con costanza di stagione in stagione dagli Enti pubblici e da associazioni come Ticino Sentieri, consente a tutti di continuare a godere dell’antico patrimonio sentieristico del nostro territorio, un patrimonio fatto di natura, bellezza ed emozioni.

 

Passaggio del canalone reso più comodo e sicuro.

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