Intervista a Giorgio Campiche

Il socio fondatore Giorgio Campiche saluta TicinoSentieri

 

 

A sin. il Presidente Stéphane Grounauer con il socio fondatore Giorgio Campiche.

 A fine maggio, a Mezzana, si è tenuta l’assemblea annuale di TicinoSentieri.

Il tema era la crescente importanza dell’ambito digitale nella promozione e nella valorizzazione dei tracciati e dell’escursionismo pedestre ticinese, in riferimento soprattutto alla nuova collaborazione con la piattaforma online nazionale SvizzeraMobile, che permette di visualizzare sentieri e itinerari.

L’assemblea è stata anche l’occasione per celebrare il congedo da Giorgio Campiche, Segretario generale dell’associazione sin dalla sua fondazione. Abbiamo incontrato Giorgio (che è stato insignito con riconoscenza della nomina a membro onorario di TicinoSentieri) per scambiare con lui due chiacchiere sulla sua lunga esperienza al timone dell’associazione.

 

Giorgio, quali sono state le maggiori soddisfazioni che hai avuto in questi 25 anni di servizio come Segretario generale di TicinoSentieri?

Le soddisfazioni sono state tante… La più grande però è quella di aver portato anche in Ticino i cartelli gialli per le indicazioni dei sentieri. Per questo devo ringraziare il signor Gerhard Weber di Berna, un cartografo in pensione della Swisstopo: è stato lui a insegnarmi a realizzarli. Ricordo che mi dava appuntamento alle 7 del mattino e, nonostante avesse ottant’anni, partiva in macchina da Berna alle 3 e arrivava puntuale!

 

Che cosa ti ha spinto, tanti anni fa, a creare TicinoSentieri?

La passione ma anche un’esigenza: già negli anni ‘70, all’Ente turistico, dove lavoravo, si voleva creare un piano escursionistico che permettesse di far apprezzare i nostri sentieri. Essendo io stato presidente della Società alpinistica di Biasca per vent’anni ero qualificato per occuparmene e così avevo proposto l’idea. Per pianificare 4000 km di rete abbiamo selezionato i tracciati, li abbiamo percorsi, messi sulla carta... e il tutto ha richiesto quasi 13 anni. All’epoca si realizzavano a mano i disegni dei sentieri, calcolando il tempo di percorrenza in salita e in discesa in base alla distanza e al dislivello. Oggi si fa tutto al computer, che è un aiuto fondamentale. Personalmente non amo però le applicazioni che ti mostrano tutto il sentiero: è un controsenso fare escursionismo seduti davanti a uno schermo!

 

Cosa ne pensi della collaborazione con la piattaforma online SvizzeraMobile?

Rispetto al nostro vecchio Ti-Sentieri, già molto performante, offre il vantaggio di un’enorme visibilità, con milioni di contatti. Si tratta di un’eccezionale opportunità per la cosiddetta mobilità lenta.

 

C’è ancora qualcosa che si può fare per migliorare la rete dei sentieri ticinesi?

Si potrebbe valutare una rete storica, basata sui percorsi della transumanza e dei collegamenti tra gli alpeggi. I tracciati sono tantissimi, ma non sono stati inseriti nella rete di TicinoSentieri perché non avevano un senso turistico. Hanno però un valore storico, e si potrebbero ricollegare ai vecchi manufatti, come i ponti romanici, i muretti a secco… Sarebbe bello pensarci.

 

C’è qualche sentiero a cui sei maggiormente legato?

C’è un sentiero che mi è sempre piaciuto particolarmente: è quello che da Landarenca, nei Grigioni, passa dalla Bocchetta di Pianca Geneura, entra nella valle di Osogna e arriva fino alla capanna Cava. Attraversa una regione in cui non si ha più nessun contatto, neanche visivo, con alcun luogo abitato. Una valle davvero stupenda, lontana da ogni civiltà.

 

Che percorso consiglieresti a un neofita dei sentieri ticinesi?

Consiglio di scegliere sentieri con poco dislivello e di quota media. Come periodo consiglierei l’inverno, quando non ci sono foglie e si ha una migliore visibilità. Tutto va valutato in base alle proprie possibilità e sarebbe meglio farsi accompagnare, approfittando magari della guida di TicinoSentieri.

 

Nessun rimpianto per l’addio a TicinoSentieri?

Devo dire di no, più che altro gratitudine: lascio il posto ai giovani, ringraziando tutti i collaboratori e facendo i miei complimenti a chi continua in questa meravigliosa avventura.

News