Gradino dopo gradino, è rinato il sentiero Obino-Ponte Castello

Ripristinato e messo in sicurezza con supporti in legno l’antico percorso pedestre nel Mendrisiotto

 

 

 

È stato completato l’intervento di ricostruzione del sentiero nel Mendrisiotto che copre il passaggio Obino-Ponte di Castello, un’opera svolta nell’assoluto rispetto del vecchio tracciato e dell’impatto ambientale.

I lavori sono stati commissionati dall’Organizzazione Turistica Regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio in accordo con il Comune di Castel San Pietro. A realizzarli, in qualità di prestatore d’opera, è stata l’Azienda Forestale Valle di Muggio.

 

 

Parte dell’itinerario ripristinato si snoda a partire da Obino in direzione di Morbio Superiore per poi dirigersi verso la Valle di Muggio ed è frequentato da numerosi camminatori in quanto svolge da sempre una funzione di collegamento tra nuclei abitati. Anche per questo motivo urgeva un intervento mirato alla messa in sicurezza del tracciato, che a causa dell’usura e dell’invecchiamento aveva subito numerosi danni strutturali agli scalini e ai parapetti.

 

 

Dopo un’attenta valutazione si è quindi proceduto alla messa in opera dei lavori di ripristino, che hanno riguardato un tratto di 180 metri e comportato la completa ricostruzione della gradinata e della relativa staccionata. Tra i materiali, a essere utilizzato principalmente è stato il legno di castagno, non solo per la sua natura autoctona ma anche per la sua resistenza. Sotto forma di tondame il legno è stato disposto in modo da ricreare ben 148 scalini e oltre 100 metri di parapetto. Il castagno è del resto il materiale più indicato per questo tipo di interventi anche perché possiede una versatilità tale da consentire l’adattamento direttamente in loco della lunghezza dei pali in base alle varie larghezze del sentiero.

 

 

I gradini che costituiscono il piano di fondazione e che svolgono l’importante funzione di appoggio principale della scalinata sono stati inoltre ancorati tramite ferri d’armatura al fondale di roccia naturale: in questo modo gli elementi di maggior dimensione risultano consolidati al massimo e, al tempo stesso, si è resa quasi invisibile la presenza di parti in ferro, ottenendo un aspetto estetico totalmente armonioso nei confronti del contesto. Il nuovo piano di calpestio offre quindi un’ottima resistenza anche nelle parti più ripide, costituendo un validissimo sostegno che permette a chiunque di percorrere il tracciato, superando anche verticalità accentuate su brevi distanze.

 

 

È rinato così prima dell’arrivo dell’inverno, come da programma, un sentiero importante che rappresenta per la mobilità pedestre un passaggio nodale per gli spostamenti tra l’Alta Valle di Muggio e il Parco delle Gole della Breggia.

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